Perché hai deciso di diventare una guida turistica?
Nascere in una città come Roma ha significato molto per me: la passione riflette anche le abitudini della mia famiglia che, romana da generazioni, ha notevolmente condizionato la mia personale percezione della città. Il parco giochi della mia infanzia era Villa Celimontana, a Villa Borghese si andava in bicicletta, con i pattini, per cavalcare un pony. Si raggiungeva il parco vicino casa, quello con la grande torre intorno alla quali si giocava a nascondino: ah si! Il Mausoleo dei Gordiani.
Andando a scuola imparai a riconoscere in quelle strade, parchi e piazze, luoghi famosi conosciuti in tutto il mondo e a me familiari perché ci ero cresciuta. La Fontana de’ Trevi era il luogo dove cercare il negozio di scarpe mentre a Campo de’ Fiori ci facevamo tappa per la pizza bianca del Forno.
All’esperienza di vita si affiancava col tempo quella di scolara e poi studentessa. Roma quindi si riempiva di statue, fontane, templi e chiese. Ogni luogo narrava una vicenda, storie di personaggi più o meno famosi, artisti, scienziati, architetti, dittatori: quanta storia raccontata e percepita ovunque!
Fu dopo una gita alla necropoli etrusca di Cerveteri che tutto divenne più chiaro. Avevo 6 anni e decisi allora che sarei diventata un’archeologa.
Il mondo antico e moderno convivevano nel quotidiano in un vissuto straordinario, girando nella mia città non mancava mai l’occasione di offrire aiuto ad un turista che con la mappa in mano chiedeva informazioni. Dare consigli a chi si perdeva mi rendeva felice e soddisfatta.
Perdersi per Roma è ancora oggi il più bel consiglio che mi sento di dare a chiunque voglia comprendere veramente questo luogo così bello e controverso.
Offrire l’occasione di vedere angoli e scorci nuovi di questa che è una città dai mille volti rende per me facile il mestiere di guida turistica, che da sempre vivo più come un piacevole hobby che come vero e proprio lavoro. Ogni fine settimana era occasione per girare e così, dopo la visita ad una delle catacombe di Via Appia Antica, non si poteva non fare tappa al Sacrario delle Fosse Ardeatine, ancora un segno di quella storia così presente, così facile da leggere e da percepire, tanto da riuscire a riviverla, un’esperienza potente.
Gli studi sempre più specifici nella storia dell’arte e la curiosità per le lingue straniere mi hanno presto portata a svolgere servizi di visite guidate in giovanissima età per finanziarmi gli studi. Roma, la passione per la ricerca archeologica ed infine la vita privata, completano la mia crescita professionale verso un’attività, la guida turistica, che racchiude tutti questi aspetti e che ancora oggi stimola il desiderio di condividere il piacere di passeggiare nella storia.
Mi sento per certi aspetti una privilegiata, così tanta fortuna va condivisa!
Cos’ha di speciale per te Ostia Antica?
Da un punto di vista squisitamente professionale, e parlo da archeologa, come si fa a non apprezzare un luogo conservatosi attraverso la storia così bene da poter essere considerato a tutti gli effetti una sorta di manuale dell’antichità? Sembra quasi che i nostri antenati e poi la natura abbiano di comune accordo deciso di lasciarci in regalo qualcosa che ci ricordasse le nostre origini, una loro memoria da tramandare per darci modo di apprendere e migliorare!
Una città intera in cui sono evidenti i segni del tempo, che progressivamente ne hanno modificato l’aspetto ampliandola, migliorandola o semplicemente adattandola a nuove esigenze. Anche questo luogo fa parte della mia crescita. In estate gli spettacoli teatrali si vedevano nell’antico teatro romano di Ostia Antica.
Qui più che in molti altri luoghi si assapora il fascino della scoperta dell’avventura archeologica in senso ampio… anche perché sappiamo che molto altro oltre quello che vediamo è ancora lì sotto la vegetazione, pronto a rivelarsi. La città antica si adagia in un angolo di terra pianeggiante tra la foce del fiume, il mare e la pineta che caratterizza la costa, una pineta all’ombra della quale sono state ritrovate altri siti antichi, tracce di un pieno archeologico che offre oltre che l’area di Ostia Antica, una necropoli perfettamente conservata ed ancora enormi strutture legate ai bacini dei porti imperiali di Roma, un vasto sistema legato indissolubilmente alle vicende di approvvigionamento della capitale dell’Impero Romano.
Un territorio impreziosito da un borgo rinascimentale oggetto dell’attenzione di un papa importante come Giulio II, che in pieno Rinascimento edificherà proprio qui un’imponente fortezza per il controllo del fiume Tevere. Il Borgo, in perfetto stato di conservazione, offre l’occasione di vivere un’esperienza dove il tempo sembra essersi fermato in attesa di una messa nella bella basilica di S. Aurea o di una visita al castello.

Quali sono i tuoi tour preferiti?
Il tour in sé è ogni volta un’esperienza diversa, che sia con grandi gruppi scolastici o aziendali con adulti, così come pure quelli privati, ciò che resta per me affascinante è la comunicazione: comunicare, raccontare, la parola come mezzo per arrivare a qualcuno che ha esperienza e cultura diverse.
Condividere ciò che si sa, è sempre un modo per conoscere di più, e dalle domande dei turisti spesso ricavi una prospettiva diversa, le esperienze a confronto amplificano la discussione, un’osservazione originale ti porta ad indagare e trovare nuove risposte. Insomma non si smette mai di imparare. Devo ammettere che per mia formazione preferisco le visite guidate in spazi aperti ed in aree archeologiche! Il Colosseo rimane per me un’esperienza per l’anima e da lì il più grande museo a cielo aperto ci aspetta per meravigliarci con piazze, chiese e fontane! Ostia Antica e ciò che offre il territorio in cui oggi vivo, credo seriamente che dia modo di amplificare l’esperienza del tour romano arricchendolo ed elevandolo ad una dimensione più unica che rara. Onestamente il tour che preferisco cambia a seconda di chi incontro, per me il viaggio comincia quando incontro le persone. Non sono i luoghi ma è l’esperienza che rende il luogo bello.

In breve
- Nome e Cognome: Paola Salvatori
- Città: Roma
- Qualifiche: Guida turistica
- Formazione: Archeologa
- Lingue: Italiano, inglese, tedesco.
- Tipologia Tour: Classici, tematici, bambini e famiglie, turismo scolastico, tour ludici, (es.: cacce al tesoro), tour performativo con attori.
- Servizi: Tour privati, tour semi privati, tour di gruppo.
- Temi: Storia, archeologia, arte.