Il Castello di Giulio II, gioiello dell’architettura militare rinascimentale, è il simbolo del borgo di Ostia Antica, insieme alla coeva basilica di Sant’Aurea. Nonostante la sua importanza, il castello, situato a circa cento metri dall’ingresso dei famosi scavi archeologici di Ostia Antica, è spesso ignorato dai turisti.
I pochi che arrivano dentro le mura di questo luogo fuori dal tempo si trovano però davanti ad una porta chiusa: il castello è infatti inaccessibile dal 2014. Su segnalazione dell’archeologa Claudia Di Tomassi, una troupe di Sky TG24 ha deciso di vederci chiaro intervistando, oltre alla dott.ssa Di Tomassi, anche l’archeologa Maria Rita Bertoncini dell’Info-Attiva di Ostia Antica e i rappresentanti della locale pro loco, da anni impegnati nella battaglia per la riapertura del castello.
L’intervista si può vedere cliccando su questo LINK.
Nel servizio, a cura di Ilaria Iacoviello, si evidenzia anche come le mura del borgo – risalenti al IX sec., quando papa Gregorio IV volle fortificare il piccolo centro abitato-, siano da molti (troppi) anni imprigionate in delle impalcature che sembrano quasi aver ormai bisogno di un restauro esse stesse.

Il borgo rinacque alla fine del XV secolo, quando il cardinale Guglielmo D’Estouteville, vescovo di Ostia e di Velletri, fece edificare le case a schiera (a tutt’oggi abitate) e la Basilica di Sant’Aurea (disegnata dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli). La chiesa si affiancava alla torre fatta edificare da papa Martino V nel 1420 a difesa del Tevere, poi inglobata nel castello fatto costruire dal cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II, tra il 1483 e il 1487. Nell’episcopio della basilica si conservano anche gli straordinari affreschi monocromi di Baldassarre Peruzzi, raffiguranti scene della guerra di Traiano contro i Daci. Traiano, grande condottiero e promotore della costruzione del vicino bacino esagonale, ispirò Giulio II, conosciuto anche come “il papa guerriero”.

Fino al 1* Settembre 2016, il borgo ed il suo castello rientravano tra le competenze di tutela della Soprintendenza Archeologica di Roma. Con la creazione del nuovo Parco archeologico di Ostia Antica, che comprende oggi anche i siti archeologici dei porti imperiali di Claudio e Traiano e la Necropoli di Porto (entrambi dislocati nel comune di Fiumicino), il castello è stato assegnato alla competenza del Polo Museale del Lazio. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se e quando il castello sarà di nuovo accessibile al pubblico.
Stefania Gialdroni